Addominoplastica

La ginecomastia è lo sviluppo abnorme delle ghiandole mammarie in soggetti maschi, che risulta in un ingrossamento del torace che a volte può addirittura causare secrezione di latte.

Questa condizione può essere fisiologica nei neonati (a causa di ormoni femminili dalla madre) e durante la pubertà può essere normale che si assista ad uno sviluppo della ghiandola mammaria anche nell’uomo ma, dopo un breve periodo di tempo, questa si riduce.

Quando la naturale atrofia non interviene, tale aumento di volume, che non comporta particolari conseguenze fisiche, determina conseguenze di tipo psicologico.

Le cause della comune ginecomastia rimangono sconosciute, sebbene sia stata normalmente attribuita a uno squilibrio degli ormoni sessuali o della sensibilità dei tessuti verso questi, raramente viene individuata una causa radicale per i casi individuali. Qualunque sia la causa, ed il tipo di ginecomastia, il soggetto che ne soffre è imbarazzato nel mostrarsi alle altre persone e psicologicamente si sente a disagio, in quanto viene compromessa, in parte, la sua immagine di mascolinità e virilità di uomo.

La ginecomastia può essere il risultato di un’ipertrofia ghiandolare (ginecomastia vera); di un eccesso di adipe (pseudoginecomastia); o di una combinazione delle due (ginecomastia mista).

Invincibile con diete e sport, la ginecomastia cede invece facilmente, con risultati definitivi, all’intervento del bisturi e della cannula aspirante.

Addominoplastica

Quando è indicata.

  • Addome con inestetiche pieghe cutanee con componente adiposa (addome grinzoso).
  • Addome prominente e ptosico (pancia “ a grembiule”).
  • Desiderio di ventre piatto e tonico.
  • Ventre molle e flaccido, per una o più gravidanze oppure per un repentino dimagrimento.
  • Rilassamento e cedimento (diastasi) della struttura muscolo-cutanea dell’addome per uno stile di vita non corretto e sedentarietà.

L’anestesia

L’intervento viene eseguito in anestesia epidurale. Si tratta di un tipo di anestesia loco-regionale che somministra i farmaci anestetici nello spazio epidurale (colonna vertebrale). È un tipo di anestesia efficace e sicura utilizzata largamente anche in altra branche (in ginecologia per il parto, in ortopedia etc). Al bisogno il paziente potrà ricevere una sedazione profonda per renderlo non cosciente durante l’ atto chirurgico.

L’intervento

La procedura chirurgica richiede da 2 a 4 ore a secondo dell’estensione del difetto da correggere (addominoplastica completa, parziale o estesa). Comunemente l’incisione chirurgica si estende da una spina iliaca all’altra passando subito al di sopra della regione pubica. Poi si separano i tessuti cutaneo e sottocutaneo dalla parete addominale estendendo lo scollamento fino alle costole. I muscoli vengono riaccollati fra loro e la cute viene quindi stirata verso il basso ed asportata nella sua porzione in eccesso. Una seconda incisione viene fatta intorno all’ombelico per liberarlo ed effettuare il suo spostamento (onfaloplastica). Generalmente vengono lasciati dei tubi di drenaggio. Una addominoplastica parziale (mini-addominoplastiche) invece può richiedere 1 o 1 ½ ora. L’incisione è più corta di quella descritta in precedenza; si scolla una porzione di tessuto compresa tra la linea di incisione e l’ombelico, si stira verso il basso e si rimuove la porzione in eccesso prima di riaccostare i margini. Nelle miniaddominoplastiche l’onfaloplastica non viene effettuata. Spesso si associa all’intervento di addominoplastica una liposuzione dei fianchi e dell’addome superiore effettuando così una lipoaddominoplastica (Tecnica di Saldanha), che permette di migliorare notevolmente il risultato estetico finale.

Il post-operatorio

La prima medicazione e la rimozione dei drenaggi viene fatta dopo due giorni. Saranno poi fatte medicazioni bisettimanali sino alla rimozione dei punti di sutura dopo 12-15 giorni. Nei primissimi giorni il dolore, presente soprattutto nei casi in cui vengono riaccostati i muscoli, viene controllato con terapia farmacologica. Si può riprendere una lieve attività motoria dopo 10-20 giorni. E’ consigliato non fare attività sportiva prima di sei settimane.

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